giovedì 12 luglio 2012

La FED Forza i Primary Dealer a Comprare Sempre Più Bond del Governo a Breve Termine, Mentre i Bond Corporativi Arrivano ad un Minimo Decennale





E siamo a tre. I funzionari pubblici della città di San Bernardino, una città di circa 210,000 persone in California, hanno stilato un rapporto in cui si avverte che la città sta per entrare in una crisi finanziaria imminente. L'hanno preceduta Stockton e Vallejo.

Secondo tale documento la città ha esaurito le sue riserve e progetta che le spese supereranno le entrate per $45 milioni nell'attuale anno fiscale, che è partito il primo Luglio. Questa città ha goduto dell'illusione della bolla immobiliare e ha speso soldi come se non ci fosse un domani. Ebbene, il lungo termine è arrivato.

Siamo all'antipasto. Il divertimento arriverà quando città come Chicago e stati come l'Illinois e la California andranno a ramengo. Ci vorrà forse ancora del tempo, ma ci stiamo avvicinando. Ora, anche i bond municipali avranno bisogno d'aiuto se non si vogliono fallimenti a catena delle principali città, e di conseguenza degli stati, degli Stati Uniti.

La FED può forzare le banche anche in questa avventura. Lo sta facendo ora per quanto riguarda i bond del Tesoro. Questo vuol dire ulteriori manipolazioni sul mercato in favore di entità sconsiderate e spiazzamento delle entità potenzialmente produttive le quali non possono accedere ai vari finanziaimenti per realizzarsi. Leggiamo da Zero Hedge.

Oggi, Bloomberg ha presentato un articolo intitolato "I Primary Dealer Declinano l'Invito del Twist di Bernanke" in cui gli autori affermano che "le banche di Wall Street stanno scegliendo di accumulare i loro bond degli Stati Uniti piuttosto che venderli alla Federal Reserve, mentre crescono le indiscrezioni secondo cui un rallentamento dell'economia ed una crisi finanziaria globale li renderanno solamnete più cari." Bloomberg sottolinea che le Bids to Cover che la FED conduce come parte del Twist nel POMOs quasi sterilizzato giornalmente sono sempre più basse, un argomento che è in realtà significativo anche se molto volatile e che può avere di gran lunga più impatto in base a quanti soldi la FED di New York lascia prendere alle banche quando fanno la cresta sul POMOs come ZH ha discusso in precedenza. Più impotante, BBG rileva i possedimenti record dei bond del Tesoro da parte dei Primary Dealer (cosa che anche noi abbiamo fatto un mese fa). Cita anche "persone serie" -- "Le persone non sono disposte a vendere i titoli del Tesoro," ha detto Thanos Bardas, un amministratore delegato a Chicago della Neuberger Berman LLC, che supervisiona circa $89 miliardi in asset a rendimento fisso, in una intervista telefonica del 28 Giugno. "I dati negli Stati Uniti non sembrano buoni. Il mercato del lavoro ha perso slancio. Ci sarà una maggiore corsa verso i bond del Tesoro, nonostante i bassi livelli dei tassi." Tutto questo sarebbe corretto se non fosse per un piccolo dettaglio: la distribuzione dei possedimenti di UST all'interno delle giacenze dei Dealer.

Come abbiamo più volte dimostrato, una volta che si guarda semplicemente a quello che i Dealer possiedono, la storia cambia diametralmente. Infatti, secondo i dati più recenti dei Primary Dealer rilasciati dalla FBRNY (27 Giugno), dei $106 miliardi in poosedimenti del Tesoro dei Dealer, un enorme 78% sono bond a 3 anni e al di sotto, in altre parole proprio ciò che la FED sta vendendo ai Dealer col Twist!

Questi Dealer non sono quindi in grado di scaricare queste giacenze (perché come è noto tutta la cartaccia fino a 3 anni ha tassi reali in gran parte negativi) confutando saldamente la tesi della storia: I Dealer sono più che felici di giocare al Twist, ma nessuno vuole comprare ciò che la FED scarica nei Dealer. Difficile come indicazione di una domanda vorace per la cartaccia degli Stati Uniti.

Infatti, ciò che Bloomberg avrebbe dovuto fare era guardare alla percentuale della cartaccia a 3 anni e soprattutto storicamente detenuta dai Dealer per ottenere un indicatore di quanta domanda c'è per i bond del Tesoro. E al 22% questo dato è tanto buono come lo è stato, soprattutto se si considera la rete di $10.6 miliardi in posizioni short nella carta a 6-11 anni che è la più elevata dal 25 Aprile.




Quello che forse confonde di più, e che completa il quadro, è che la FED ha forzato i Dealer a comprare sempre più cartaccia sotto i 3 anni, i Primary Dealer sono stati costretti a trovare una valvola di sfogo altrove e vendere titoli per far posto a tutta questa carta ZIRP. Questa valvola di sfogo sono le obbligazioni aziendali, che come dimostra il secondo grafico, sono a $60.9 miliardi, o al totale più basso sin dal Maggio del 2002. Si può sostenere che la regola Volcker stia rendendo proibitivo possedere i bond aziendali, ma dal momento che la regola Volcker non vedrà mai la sua implementazione ciò sarebbe falso.




Quello che i Primary Dealer tolgono alle aziende e mettono nei bond del Tesoro, tuttavia, genera un effetto che riduce la liquidità nel mercato obbligazionario poiché i Dealer non hanno più denaro nelle giazcenze, spingendo la forbice offerta/vendita ad allungarsi a massimi mai visti (come Stephen Antczak di Citi ha recentemente spiegato bene nel documento del primo Giugno intitolato Bid Wanted! Coping with Market Illiquidity).

In altre parole, tutto ciò che Bloomberg ha dimostrato è che mentre il Twist della FED continua, i suoi effetti secondari sul mercato continuano a deteriorare l'infrastruttura della liquidità già al collasso, fino a quando infine i bond del Tesoro saranno l'unico prodotto che avrà una liquidità rimasta, costringendo tutti a diventare dei bond trader, e poco dopo, vigilante.

Come appendice per coloro che sono curiosi, ecco un riepilogo di tutte le vendite di titoli effettuate dalla FED nel 2012: totale di $274 miliardi in titoli a breve termine venduti. La FED non sembra avere problemi con nessuna di queste vendite.




La prossima recessione potrebbe essere ben peggiore di quelle sperimentate finora. Fate le vostre scommesse.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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