venerdì 23 novembre 2012

Déjà vu Recessivo





di Francesco Simoncelli


"Il cattivo economista persegue un piccolo bene presente a cui farà seguito un male ben peggiore, mentre il vero economista persegue un bene futuro a rischio di un piccolo male presente." -- Frédéric Bastiat


I media stanno riportando la notizia che l'Europa è di nuovo caduta in recessione. Secondo la loro analisi, pompare denaro dentro i PIIGS ha aiutato l'economia Europea ad attraversare i momenti difficili post-2010. Secondo la loro ottica, questi due anni hanno rappresentato una tregua alla crisi del debito. Quindi ci venderanno la storia che la recessione ora si avviterà causando il cosiddetto "double-dip." Non è così. I banchieri centrali del mondo stanno perseguendo tutti lo stesso percorso: boom-bust, boom-bust, boom-bust. Montagne russe atte a guadagnare tempo per trovare uno stratagemma in grado di allontanare i fantasmi di un default che bussa sempre più insistentemente alla loro porta.

Non hanno fatto i conti con la realtà. Qual è la realtà? Il default è inevitabile, che si presenti sotto forma di iperinflazione o depressione. Per gli Stati Uniti dovremmo attendere il prossimo anno o i primi mesi del prossimo anno.

Lo spartiacque sarà il fiscal cliff, ma questa ormai non pare più una novità. Avevo già avvertito della probabile ricaduta in recessione qui. Ormai fare front-running alle azioni e alle conseguenze che comportano le scelte dello zio Ben e dello zio Mario sta diventando un gioco da ragazzi. Ma ora è "ufficiale." Perché ora? Perché i media mainstream pullulano di Keynesiani che si limitano a guardare i dati e ad agire di conseguenza. Lo stesso vale per ogni saltimbanco convinto che una qualche "teoria" (???) monetaria moderna possa essere la panacea di questo casino senza precedenti. Non è così. Non vedranno arrivare la tempesta. Non hanno una teoria economica a supporto delle loro tesi.

Guardano i dati. Esultano per qualche nota positiva. Poi, quando meno se lo aspettano, i dati si fanno cupi ed iniziano a farsi prendere dal panico. L'OMT dello zio Mario sta funzionando allo stesso modo come i vari QE hanno risollevato temporaneamente le sorti dell'economia USA. E' un'illusione. Un trucco per non abbandonare i loro piani ben congeniati. Erano sicuri che stavolta sarebbe stato diverso. Non ci sarebbe stato un nuovo 1991. L'URSSE sarebbe stata diversa. Non è così e mai lo sarà. I livelli insostenibili di debito avrebbero portato al giorno della resa dei conti, ma i pianificatori centrali hanno voluto ignorare questa verità.

Continuare ad inondare il mercato di credito creato "dal nulla" non aiuterà a risolvere i problemi fondamentali alla base: denaro fiat, riserva frazionaria, capitalismo clientelare. La resa dei conti inizieremo a vederla non appena la Francia collasserà. Sta già iniziando a sgretolarsi.



UN CASTELLO DI CARTE

Il crollo dell'UME sarà seguito dalla separazione dell'Unione Europea. Pochi giornalisti in Occidente lo vogliono ammettere. Nel complesso, i media mainstream tendono a seguire le parole dei burocrati dell'UE: "La crisi in Grecia è temporanea. Sarà risolta dalle politiche dell'UE e della BCE. Il prossimo accordo sarà quello definitivo."

Il problema con queste frasi è che la Grecia continua a surriscaldarsi. Leggiamo dal Washington Post l'ultima "brillante" idea per calciare il barattolo:

Le banche Greche continueranno a ricevere la stessa quantità di aiuti d'emergenza dalla banca centrale nonostante la riduzione della quantità di buoni del Tesoro che possono offrire in cambio, ha detto un funzionario della BCE.

La scorsa settimana il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha permesso un aumento temporaneo della quantità di buoni del Tesoro che le banche Greche possono dare in pegno per usufruire del cosiddetto ELA, riducendolo a €3.5 miliardi ($4.4 miliardi) dai €7 miliardi di prima, ha detto il funzionario che è stato informato della decisione. Tuttavia, altre garanzie accettabili, tra cui alcuni titoli garantiti da asset nei bilanci delle banche, sono aumentati abbastanza di valore da colmare la differenza, ha detto. [...]

La Grecia oggi ha venduto un totale di €4 miliardi di buoni del Tesoro a quattro settimane ed a 13 settimane prima di un riscatto di €5 miliardi di titoli similari il 16 Novembre. Dopo la decisione della BCE di ridurre la quantità totale di buoni del Tesoro accettabili come garanzia, le banche avrebbe potuto affrontare le difficoltà di finanziamento a meno che non fossero state in grado di trovare altre garanzie accettabili. Nel complesso, la Grecia sta cercando di colmare una lacuna di finanziamento di ben €32.6 miliardi.

Capito? La Grecia emette titoli di debito per finanziarsi, e per ripagarli emette altri titoli di debito. Inoltre, le risate si fanno sonore quando il funzionario della BCE vorrebbe farci credere che la Grecia ha trovato "magicamente" degli asset tanto buoni da essere degni di fungere come garanzia per nuovi prestiti. L'Olanda ha staccato la spina perché considera la Grecia "un rischio che costa solo maggiore denaro," rimane solo la Germania dietro i prestiti ai vari PIIGS per continuare a rimanere a galla. Perché infatti questo flusso di denaro non entra nelle economie, bensì serve solo a sostenere le banche in bancarotta e la sconsideratezza passata dei governi.

Se l'Unione Europea e la BCE avessero avuto un piano per affrontare il problema in Grecia (la sua incapacità di onorare i pagamenti degli interessi) lo avrebbero attuato. Continuano ad annunciare prestiti provvisori. In realtà questo denaro va a finire in un buco nero. Tutti  lo sanno, ma alcuni investitori ancora credono che lo zio Mario possa guadagnare abbastanza tempo da rimettere insieme i cocci. Hanno speranza. Ma ad ogni vertice questa speranza lascia spazio alla paura. Lo zio Mario se ne sta accorgendo, è per questo che ultimamente sta anche lui invocando tagli alla spesa e riduzioni fiscali.

La speranza si sta degradando lasciando spazio alla paura. Paura di cosa? Della realtà. Qual'è la realtà? Che le grandi banche Europee hanno comprato titoli di stato Greci, perché presumevano che ci si poteva fidare degli allegri socialisti del Mediterraneo e che avrebbero onorato i loro debiti. Gli allegri socialisti del Mediterraneo la pensavano diversamente, per questo ora stanno andando in default. Il default è statisticamente inevitabile. I PIIGS sono un pozzo senza fondo. Presto si unirà alla festa anche la Francia.

Il prezzo dello sfaldamento dell'UE sarà alto a causa delle frodi e delle illusioni accumulate finora. Se gli elettori Europei non avessero acconsentito ad un'unica moneta fiat e non avessero acconsentito ad una mostruosità burocratica, ma avessero invece abolito tutte le banche centrali ed avessero permesso valute private in concorrenza, ci sarebbero stati bassi costi di transizione. Ma hanno ascoltato Jean Monnet. Ora ne pagheranno il prezzo.

I promotori del NWO si stanno torcendo le mani e supplicano: "Abbiamo lavorato così duro per questo esperimento. Non abbiamo ancora finito. Ora gli elettori stanno cercando di ucciderli. E non è giusto!"

Alcuni gruppi privilegiati stanno per essere truffati. L'UE e la BCE pensano che i dipendenti dei paesi con un alto deficit saranno truffati. I sindacati pensano che i burocrati della BCE e dell'UE saranno truffati. I politici delle nazioni PIIGS sostengono che nessuno sarà truffato se la BCE e l'UE presteranno semplicemente più soldi per aiutarli ad andare avanti. I banchieri commerciali vogliono che l'UE e la BCE servano come prestatori di ultima istanza per le banche, in modo che, quando i PIIGS andranno in default, i banchieri non perderanno i loro bonus. Gli elettori in Germania non vogliono rimanere con un pugno di mosche in mano per il salvataggio dei PIIGS o delle banche. Gli investitori in titoli Europei continuano a piagnucolare: "Ma non possono andare tutti d'accordo?"



ANCORA?

Il crollo a catena della zona Euro non lascerà inalterata la situazione negli Stati Uniti, infatti, quest'ultimi hanno gravi problemi a cui hanno finora risposto calciando il barattolo. La bolla obbligazionaria, la bolla dei prestiti studenteschi, la disoccupazione rampante, la stagnazione della produttività, sono tutte questioni lasciate insolute e spazzate sotto il tappeto. Il prossimo anno torneranno prepotentemente alla ribalta, data l'inconsistenza delle politiche della banca centrale. Per questo il mercato sta di nuovo portando in superficie i vecchi scheletri.




Guardiamo la stagnazione della produttività.






Ora la costante salita delle persone che non cercano più un lavoro e che per le statistiche ufficiali sono solo degli ectoplasmi.




Ogni recessione ha lasciato il segno perché sono state utilizzate misure anticicliche per sostenere artificialmente un'economia in chiara difficoltà, ma si è preferito continuare sulla strada dello status quo invece di permettere al mercato di liquidare gli investimenti improduttivi. Sono state alimentate attività improduttive a scapito di quelle produttive, mettendo sotto pressione nel tempo il bacino dei finanziamenti reali (fonte primaria di una sana crescita economica). Ora è probabile che sia stagnante, se non in declino. E questo significa che nessuna politica servirà a smuovere le acque: il prezzo da pagare per sostenere gli interessi privilegiati è diventato troppo alto ed insostenibile.

Ha portato a scelte senza precedenti. I pianificatori pensano che iniettare maggiore liquidità nel sistema finanziario e bancario sia la soluzione. Non è così. Questa è solo una bomba a tempo.




Prima o poi queste riserve lasceranno interamente il loro parcheggio presso la FED. E prestate attenzione, queste riserve stanno già uscendo. Lentamente.




E questo è il risultato.




Questa situazione non aiuterà affatto le persone che per anni hanno cavalcato la bolla immobiliare ed ora affrontano un duro percorso di correzione.




Tutto questo viene reso vano dal supporto da parte delle autorità bancarie centrali di quelle entità finanziarie che hanno alimentato le distorsioni in tutti questi anni. Il settore bancario commerciale è tenuto artificialmente in vita con in pancia quantità enormi di titoli tossici, tra cui i bond del Tesoro USA. La Cina l'ha capito e sta operando un assalto agli sportelli del Tesoro USA. Come? Astenendosi dal comprare nuovo pattume obbligazionario USA e attendendo la maturazione di quello esistente. In questo consistono gli assalti agli sportelli di oggi. Niente più file davanti le banche. Solo un uomo in giacca e cravatta davanti un monitor che osserva le cifre e, dopo uno scambio di telefonate, mette in chiaro la situazione attuale.

Ora la FED rimane la principale fonte di prestiti per il governo USA e per il settore bancario commerciale, gli investitori esteri si stanno lentamente facendo indietro. Ciò non è sostenibile. La fallacia secondo cui i paesi che possono stampare all'infinito la propria valuta sono immuni a qualsiasi crisi, verrà demolita nei prossimi mesi e anni. Investitori ed asset manager che sono stati "catturati" da questa linea di pensiero saranno i grandi perdenti.

Credono che i paesi che possono manipolare a piacimento la propria valuta siano immuni all'insolvenza. Credono che i paesi non siano dipendenti dai mercati di capitale e di credito per continuare ad operare fiscalmente. Saranno queste persone le pecore mandate al macello.

Sono teorie vecchie ed ammuffite ricacciate da qualche antro buio della memoria e spacciate come panacea di tutti i guai finanziari. La MMT è una di queste teorie. Servono a giustificare, come il Keynesismo durante la Grande Depressione, le azioni sconsiderate dei pianificatori centrali. Questa strada porta inevitabilmente alla tirannia economica e politica. Ogni intervento richiede maggiori dosi di manomissione dei mercati fino ad arrivare alla completa gestione da parte di un'autorità centrale dell'intero tessuto economico.

Sta accadendo oggi in Europa. Sta accadendo oggi negli USA. F.A. Hayek aveva avvertito di questo pericolo nel suo libro del 1944, The Road to Serfdom. Tutte le forme di socialismo e di pianificazione economica conducono inevitabilmente ad una dittatura.



L'INTERVENTISMO NON E' MAI NEUTRALE

Proprio come la FED ha utilizzato la sua politica tradizionale di manipolazione dei FedFunds per innescare la bolla immobiliare e coprire così quella tecnologica, ora sta utilizzando il QE3 a tempo indeterminato per coprire il fiscal cliff. Lo stesso vale per l'OMT dello zio Mario, che diversamente dalle politiche tradizionali della BCE ora è disposto ad acquistare egli stesso il pattume obbligazionario degli stati in bancarotta.

La FED non può continuare a creare credito dal nulla poiché questo risulterebbe in uno drammatico aumento dell'inflazione nei prezzi, cosa che come abbiamo visto sta già accadendo. Aggiungete a ciò il fatto che la FED, come la BCE, dovrà infine ridurre il proprio bilancio e mentre la vendita di bond a breve termine può in qualche modo essere portata avanti senza perdite (o addirittura portati fino alla loro naturale scadenza) le complicazioni arrivano per i bond a lungo termine. Infatti, la loro vendita può avvenire ad un ripido sconto che potrebbe avere effetti deleterei sulla curva dei rendimenti.

Soprattutto, in questo panorama di bassi tassi di interesse la probabilità di eventi improduttivi è molto alta. Soprattutto da parte dei governi. Questo porterà inevitabilmente i tassi di interesse sui loro debiti ad aumentare facendo, di conseguenza, calare il valore dei bond emessi. La banca centrale può arginare questo evento, certo, ma non per sempre. L'aumentare di questi tassi, a parità di condizioni, farà incorrere le banche centrali, che hanno dedicato il loro tempo a sostenere entità improduttive (come la spesa di governo), in enormi perdite di bilancio; cosa che di riflesso diventerà un obbligo dei Ministeri del Tesoro dei vari governi coinvolti, ovvero, nuovi oneri sui contribuenti.

Quando si decideranno i pianificatori centrali ad ammettere l'insolvenza di questo sistema attuale?

Quello che abbiamo visto fino ad ora è un'illusione di progresso. Nello specifico, il continuo abbassamento artificiale dei tassi di interessi è volto a spingere i consumatori a consumare di più e gli investitori ad investire di più, mettendo in cattiva luce la produttività e la propensione al risparmio. Quindi, questa enorme mole di presunti investimenti sono in realtà investimenti improduttivi guidati dall'illusione di prosperità veicolata subdolamente dai pianificatori centrali attraverso il credito facile.




L'allocazione corretta delle risorse scarse è cruciale per avere crescita economica, ed una situazione illusoria sopra descritta non si potrebbe verificare in un libero mercato (o almeno non nelle proporzioni gigantesche che ha assunto oggi) proprio perché un maggior consumo di credito sarebbe genuinamente arginato da tassi di interesse (reali e non ostacolati) in ascesa data la ridotta presenza di risparmi reali. Un sano progresso economico richiede, quindi, una bassa preferenza temporale: un'astensione dal consumo attuale in modo da avere un bacino dei risparmi reali più grande da cui attingere. Questa catena di eventi abbassa in modo naturale il tasso di interesse.

Ma di soliti i Keynesiani contrastano questo punto di vista affermando che l'intervento del governo sarebbe lo stesso necessario perché, parlando di "paradosso della parsimonia," direbbero che se tutti risparmiano di più ciò paralizzerebbe l'economia. Ma in un libero mercato gli individui decidono. Non operano le stesse decisioni nello stesso lasso di tempo.

Ad esempio, X è in debito con Y per €100. X ripaga Y €5 al mese. Y spende il denaro: lo investe o compra beni di consumo. I Keynesiani dicono che il pagamento dei €5 "risucchia denaro dall'economia." Questa è un'accusa priva di qualsiasi logica economica. Il pagamento di un debito non risucchia denaro dall'economia. Impedire al mercato la riallocazione spontanea delle risorsa malamente allocate, per evitare un piccolo dolore ora, incanalerà queste risorse verso il loro inevitabile spreco per progetti impossibili da realizzare che infine dovranno essere dismessi, causando un dolore maggiore in futuro.

Ludwig von Mises disse chiaramente che l'economia non è un esperimento di laoratorio: "Non potremmo mai essere in una posiziona tale da osservare il cambiamento di un solo elemento, mentre tutte le altre condizioni dell'evento restano invariate."



CONCLUSIONE

Ogni salvataggio della crisi della zona Euro è stato concepito dagli Eurocrati come un nuovo stratagemma per calciare il barattolo e tentare di trovare una soluzione magica... un giorno o l'altro. Le sirene per la recessione incombente in Europa e negli USA non sono una novità, il congelamento del ciclo economico attraverso misure anticicliche non fa altro che ritardare ed acuire il normale svolgimento di una correzione di mercato.

La BCE comprerà i bond in possesso delle banche in bancarotta in modo che le banche possano comprare più bond dei governi insolventi. Nel frattempo, l'ESM prenderà in prestito denaro da governi insolventi per comprare proprio i bond di questi governi.

L'EFSF, l'ESM, e l'OMT sono solo degli specchietti per le allodole, in modo da tenere buoni gli investitori esteri. Per una volta è l'Europa che copia la Cina. Qualcuno sta per essere truffato.

Come disse Bastiat, “L'esperienza insegna con efficacia, ma brutalmente.”


6 commenti:

  1. complimenti francesco, come al solito. pieno di utilissimi rinvii. è che cosi non smetto mai di studiare. ora ho scoperto alexander del mar ed i suoi libri sono on line. dire che una teoria può prevedere interventi in modo da manipolare il mondo offrendo la piena occupazione è già follia. dato che ancora nei sistemi caotici influenzati dalle condizioni iniziali (sconosciute) come la società umana, non sono prevedibili gli output in presenza di fattori non previsti (e l'interazione degli umani non entra nel foglio di calcolo), ecco le conseguenze inintenzionali non previste dall'interventismo. keynes sarà efficace quando si sarà scoperto il bosone di higgs. la mmt è follia assoluta. se la moneta è credito dello stato, chi è il debitore? tu, noi, tutti. gli schiavi al lavoro e lo stato decide quanto darti. ma presuppone la sovranita sulle persone. e gli scambi internazionali? che cedi ai cinesi, il credito verso soggetti in territorio italiano? assenza di fiducia, blocco scambi, economie autarchiche, crollo del sistema. la mmt è il periodo terminale del fiat illimitato. evviva la mmt. anche la carta del monopoli andrebbe bene, anche le figurine panini del 1961. basta che accettate per convenzione e NUMERO CHIUSO. monopoli è meglio delle banche centrali. immaginate che scienziati. decresceranno i prezzi con l aumento della produzione. meglio, no? la produttivita oggi invece non sale più. chissa perché, tra tutta questa montante burocrazia. piu che mettere conan a girare la ruota non si può fare. c è un limite fisico. tra usa ed europa (avevo scritto urss per lapsus e mi sono corretto) chi prende tempo è in vantaggio: se uno crolla, dove corrono gli investitori? necessariamente nell altra moneta, che guadagna tempo, per deflagrare piu tardi. di qui il saliscendi tra le 2 monete. nel lnguaggio di francesco, chi tarda avra la possibilita di un altro calcio al barattolo. l europa è fallita concettualmente prima che monetariamente, dall inizio: restando in talia, non si puo coniugare ernesto rossi, gaetano salvemini, altiero spinelli ed eugenio scalfari; sono personaggi inconciliabili. la socialdemocrazia, la parola simbolo, non funziona. l ircocervo del socialismo liberale. infatti l europa ha una delle sue culle a ventotene. feudo della sinistra cupa. l essere umano è scisso psicoanaliticamente tra soggetto (individuo, in linguaggio giuridico:diritti soggettivi) ed oggetto (gli altri, la societa, diritti oggettivi). per questo uno studioso di fil del diritto (modugno) ha parlato di "freud e la giuridicita della coesistenza". l oggetto ha una deprecabile tendenza a distruggere il soggetto. la societa-stato si divora l individuo. ma essendo fatta di essi, distrugge le sue cellule. dopo resta solo la morte. aspettiamo la mmt per morire e finalmente rivivere. e si dovra ripartire, come si sarebbe dovuto, dal soggetto e dalla sua espressione economica: la proprieta. su soggetto e proprieta si fondato le interazioni relazionali che vengono definite societa. da li si parte e da li nasce tutto il resto. sono la cellula fondante. distruggi il soggetto e la proprietà, e distruggi la base dell umanita. tutto crolla. io intanto vado a vivere alle seychelles.

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  2. Ciao a tutti.

    La Francia? Voltaire conosceva bene i suoi polli: è molto difficile liberare le pecore dalle catene che adorano.

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  3. Ciao gdbarc.

    >[...] e si dovra ripartire, come si sarebbe dovuto, dal soggetto e dalla sua espressione economica: la proprieta.

    Oltre ad essere rinfrancato dalla linea di ragionamento proposta, ormai una rarità in questo paese di sciroccati, mi fa piacere ascoltare questo passaggio perché con ciò si coglie appieno il senso della libertà di un individuo e, soprattutto, perché quaslasi socialismo è destianto a fallire.

    Diceva Frank Zappa, "Il Comunismo è fallimentare perché alle persone piace possedere cose."

    Siamo nel finale di partita, e la presunta "l'onnipotenza" dei pianificatori centrali sta per essere smascherata per quello che è: un bluff. Guarda infatti quale è stato il regalo dello zio Ben agli Americani per il Ringraziamento: reflazione immobiliare.

    Sono allo sbando.

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  4. Ciao Andrea.

    A proposito di Francia e Francesi polli, l'hai letta questa notizia? Forse c'è speranza...

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  5. la francia la conosco bene, molto bene. ma per paradosso, accanto a robespierre e napoleone, ci ha regalato montaigne, voltaire, valery. e piu un basso, ma comunque grandi, rueffe, e leggete: lous damenie: "la tecnocratie: le carrefour de la subversion".

    invece, a proposito di notizie edificanti, ne ho una migliore. e potremmo anche pensare a trasferirci. ci sta sole, mare, pesce fresco e ouzo. e visto che ci piace filosofare potremmo fondare "oi liberaloi" (reminiscenza del liceo classico)

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-22/atene-promette-esenzioni-fiscali-174940.shtml?uuid=AbsXvR5G

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  6. Poche rondini non fanno primavera...

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