martedì 11 aprile 2017

Creazione di denaro e ciclo boom/bust





di Frank Shostak


Nei suoi vari scritti, Murray Rothbard ha sostenuto che in un'economia di libero mercato, avente un gold standard, la creazione del credito non coperto dall'oro (riserva frazionaria) fa emergere la minaccia del ciclo boom/bust. Nel suo The Case for 100 Percent Gold Dollar, Rothbard scrisse:

Pertanto sostengo che il sistema monetario più sano e l'unico pienamente compatibile con il libero mercato e con l'assenza di forza o frode, è un gold standard al 100%. Questo è l'unico sistema compatibile con la piena salvaguardia dei diritti di proprietà. È l'unico sistema che assicura la fine dell'inflazione e, con essa, del ciclo economico.[1]

Alcuni economisti come George Selgin e Lawrence Bianco hanno contestato questo punto di vista. Nel suo articolo su The Independent Review, George Selgin ha sostenuto che non è vero che la riserva frazionaria possa sempre far emergere la minaccia del ciclo boom/bust.

Secondo Selgin:

In realtà, se un'aggiunta allo stock di moneta aggraverà il ciclo economico dipende interamente se suddetta aggiunta è garantita da un aumento pre-esistente della domanda di moneta da parte degli attori di mercato. Se un ampliamento dell'offerta di moneta bancaria crea un eccesso complessivo di denaro, la gente spenderà l'eccesso. L'aumento della spesa dei mutuatari, in altre parole, non può essere compensato da un corrispondente calo della spesa di altre persone. Lo stimolo risultante a livello di domanda generale di beni, servizi e fattori di produzione, insieme ai cambiamenti nel modello di spesa richiesto da un abbassamento artificiale dei tassi d'interesse, avrà conseguenze negative descritte dalla teoria Austriaca del ciclo economico.[2]

Tuttavia, sostiene Selgin, non ci sarà alcun ciclo economico se l'aumento della massa monetaria avverrà in risposta ad un precedente aumento della domanda di moneta.

Tale espansione, invece di aggiungersi al flusso di spesa, impedisce a tale flusso di restringersi, sostenendo così i profitti normali per la ditta "media". L'espansione serve quindi a non innescare un boom, ma ad evitare un bust. Per quanto riguarda le conseguenze del ciclo economico, non fa alcuna differenza se il nuovo denaro è o non è coperto dall'oro.

Allo stesso modo, nel loro articolo congiunto Selgin e Bianco hanno scritto:

Neghiamo che un aumento dei mezzi fiduciari correlato con un aumento della domanda per mezzi fiduciari, possa creare squilibri o mettere in moto il ciclo economico Austriaco.[3]

Secondo questo modo di pensare il ciclo economico emerge solo se l'aumento dell'offerta di moneta eccede l'incremento della domanda di moneta.



Denaro "creato dal nulla" e ciclo boom/bust

Seguendo questo ragionamento sembrerebbe che se il denaro contraffatto entrasse nell'economia in risposta ad un aumento della domanda di moneta, nessuno subirebbe alcun danno. L'aumento dell'offerta di moneta viene neutralizzata, per così dire, da un aumento della domanda o la volontà di possedere una maggiore quantità di denaro rispetto a prima. Di conseguenza il denaro pompato del falsario non avrà alcun effetto sulla spesa e quindi non emergerà alcun ciclo boom/bust. Tuttavia, ha senso?

Che cosa s'intende con domanda di moneta e in che modo questa domanda si differenzia dalla domanda per beni e servizi?

La domanda per un bene non è una domanda per un particolare bene in quanto tale, ma è una domanda per i servizi che offre tale bene. Per esempio, la domanda per il cibo deriva dal fatto che esso fornisce gli elementi necessari che sostengono la vita di un individuo. La domanda in questo caso significa che la gente vuole consumare il cibo al fine di entrare in possesso di quegli elementi necessari per preservare la loro vita ed il loro benessere.

Inoltre la domanda di moneta è proporzionale ai servizi che fornisce il denaro. Tuttavia invece di consumarlo, la gente richiede denaro al fine di scambiarlo per beni e servizi. Con l'aiuto del denaro, le altre merci diventano più commerciabili — si possono acquisire più beni rispetto ad un'economia di baratto. Ciò è dovuto al fatto che il denaro è la merce più commerciabile.

Un aumento della domanda generale di moneta a causa di un aumento generale della produzione di beni, non implica che gli individui si siedano sui soldi e non ci facciano nulla. Il motivo principale per cui un individuo ha una domanda di moneta è per scambiare i soldi con altri beni e servizi.



Domanda di moneta generale ed individuale

Esercitando la loro domanda di moneta, alcuni individui la abbassano scambiando i loro soldi per beni e servizi, mentre altri individui la aumentano scambiando beni e servizi per soldi. Si noti che mentre la domanda complessiva non è cambiata, la domanda dei singoli individui è cambiata. Ma è la domanda individuale, e non la domanda generale di denaro, ciò che conta nella creazione dei cicli di boom/bust.

Ora supponiamo che per qualche motivo aumenti la domanda di moneta di alcuni individui. Un modo per soddisfare questa domanda è quello di trovare finanziatori disposti a prestare denaro. In breve, con l'aiuto della mediazione delle banche, i finanziatori disposti possono trasferire i loro soldi ai mutuatari. Ovviamente tale operazione non è dannosa per nessuno.

Un altro modo per soddisfare suddetta domanda è quello di creare moneta fittizia — denaro non coperto da oro — e prestarla.

Si noti che l'aumento dell'offerta di moneta va a beneficio di alcuni individui. Esisterà sempre un primo destinatario del denaro appena creato dalle banche.



La creazione di nuova moneta crea una situazione in cui si scambia qualcosa per nulla

Questo denaro, che è stato creato dal "nulla", verrà impiegato in uno scambio di beni e servizi. Cioè, metterà in moto uno scambio di nulla per qualcosa. Lo scambio di nulla per qualcosa equivale alla deviazione di ricchezza reale da quelle attività che la creano a quelle attività che la sprecano. Nel processo, i creatori di ricchezza reale si ritrovano con meno risorse a loro disposizione, cosa che a sua volta indebolisce la loro capacità di far crescere l'economia.

D'altra parte, una volta che le banche tagliano le loro offerta di credito "dal nulla", ciò va a rallentare suddetto scambio di nulla per qualcosa. Questo a sua volta indebolisce l'esistenza delle varie attività false, ovvero, alimentate dalla precedente espansione del credito "dal nulla" — emerge la fase di bust.

Possiamo quindi concludere che ciò che mette in moto il ciclo boom/bust è l'espansione del credito "dal nulla", indipendentemente dallo stato della domanda generale di moneta. Anche in questo caso, a prescindere dal fatto che la domanda generale di moneta sia in aumento o in diminuzione, ciò che conta è che gli individui utilizzino il denaro nelle loro transazioni. Come abbiamo visto, una volta che il denaro "dal nulla" viene introdotto nel processo di scambio, questo pone le basi per il ciclo boom/bust.

Possiamo inoltre dedurre che non è la mancata soddisfazione dell'aumento della domanda generale di moneta che provoca un bust, ma in realtà la sua soddisfazione per mezzo di denaro creato "dal nulla".


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note

[1] Murray N. Rothbard, The Case For A 100 Percent Gold Dollar (Cobden Press 1984).

[2] George Selgin, "Should We Let Banks Create Money?" The Independent Review (Estate 2000): 93–100.

[3] George Selgin & Lawrence White, "In Defense of Fiduciary Media; or, We Are Not Devolutionists, We Are Misesians!" Review of Austrian Economics 9 (1996): 83–107.

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2 commenti:

  1. Ok. Per i frequentatori abituali del sito non ci sono novità al riguardo. Oramai gli occhi si sono aperti.
    Purtroppo, vedendoci bene, si ha la frequente occasione di riempirli di commozione per gli orrori senza fine prodotti direttamente o indirettamente dal sistema di potere fiatmoney.
    Una volta compresa la piramide ed il suo collante e riconosciuta la rendita di posizione lungo la stessa, si possono fare altre considerazioni. Per esempio, osservando la piramide si comprende che non contano i numeri degli individui presenti nei vari strati, ma proprio la qualità degli strati. Una piccola elite, una minoranza "leninista" ben organizzata e coesa può assai più di una vasta moltitudine divisa al suo interno. Divisa ad arte, ovviamente, che si guarda intorno a caccia del supposto nemico del momento e non alza mai gli occhi per scorgere l'apice della piramide. Atteggiamento ovino e bovino, senza dubbio.
    Così ragionando, la democrazia è solo periodica attribuzione per via quantitativa di posizioni di rendita e privilegio ad individui che millantano soluzioni apparenti senza mai cambiare sostanzialmente il sistema di potere che li attrae e diventa unico loro fine.
    Infine, in un Occidente dominato dalla élite neocon+goldmansachs, non è difficile riconoscere il comune denominatore S.

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    1. Ciao Dna.

      Quando appaiono notizie come questa ad esempio, riprorre temi come quelli affrontati oggi da Shostak è il minimo che possa fare. Per il resto, ottimo commento, hai riassunto in poche parole quello che molti descrivono in modo inconcludente con molte invece.

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