venerdì 1 aprile 2016

La disfatta dell'Occidente è prematura





di Gary North


In genere mi piace il pensiero di Dimitry Orlov. È più apocalittico di me, ma il suo cuore è nel posto giusto. Pensa che l'establishment occidentale sia il Mago di Oz. Anche io, ma non dimentichiamo che il Mago gestiva Oz senza opposizione.

Orlov pensa che ci stiamo avvicinando alla fine del film, quando il Mago viene smascherato. Ricordiamo che fu Toto a smascherarlo. Ecco il suo ultimo articolo.

Ci sono momenti in cui un forte grido di "Il re è nudo!" può essere molto liberatorio, anche se inutile (forse). Permettetemi: vorrei sottolineare una cosa molto semplice, ma molto importante.

Il vecchio ordine mondiale, a cui ci si abituò un po’ tutti nel corso degli anni '90 e anni 2000, con le sue crisi e i suoi problemi descritti in numerose pubblicazioni autorevoli su entrambi i lati dell'Atlantico, non è più in vita. Non è malato e non è in vacanza. È deceduto. È trapassato, andato incontro al suo creatore, ha acquistato l'azienda agricola, tirato le cuoia e si è unito al coro invisibile. È un ex-ordine mondiale.

Non siamo ancora a questo punto. Questo perché le banche centrali creano ancora denaro contraffatto per far andare avanti le cose. Ma ci sono dei limiti. Non è possibile parlare di una data esatta.



ORLOV SULL'URSS

Dice che l'URSS crollò senza preavviso, 1985-1991.

Se torniamo indietro ai primi anni '80, si può facilmente ricordare come l'URSS fosse ancora in funzione in mezza Europa ed esercitasse grande influenza su una fetta considerevole del mondo. La rivoluzione socialista mondiale era ancora viva e vegeta, con regimi filo-sovietici al potere in diverse parti del globo e il coro di dichiarazioni ufficiali dei loro leader che suonava più o meno all'unisono. I capi realizzavano i loro pellegrinaggi a Mosca come se fosse la Mecca, e mandavano i loro giovani promettenti lì per imparare a fare le cose nel modo sovietico. La tecnologia sovietica continuava a fare progressi impressionanti: a metà degli anni '80 i sovietici lanciarono in orbita un miracolo della tecnologia -- la stazione spaziale Mir, mentre le sonde spaziali Vega venivano inviate a studiare Venere.

La tecnologia sovietica, al di fuori delle armi e dei razzi, era una barzelletta. Era un mito. Dal 1917 fino al 1970, almeno il 95% della tecnologia sovietica venne importata dall'occidente: o rubata e importata, o costruita in Unione Sovietica da società occidentali. Ciò venne dimostrato a metà degli anni '60 da uno studio in tre volumi di Antony Sutton, Soviet Technology and Economic Development. Inoltre, tre primi ministri morirono in rapida successione, lasciando senza guida l'Impero.

Le Olimpiadi del 1980 mostrarono alla dirigenza sovietica che loro erano solo degli zotici mal vestiti rispetto ai turisti occidentali che venivano a vedere le gare. Nonostante tutto il loro potere, i leader sovietici videro che i turisti occidentali li facevano sembrare degli zoticoni usciti da una stalla. Dal 1917 in poi, i comunisti erano la feccia dell'ordine sociale russo. Col tempo peggiorarono. Supervisionare un genocidio è roba da zotici. Il Capitolo 10 del libro di Hayek, The Road to Serfdom, aveva ragione: "Why the Worst Get on Top."

Le università sovietiche erano sconosciute. Nessuno al di fuori del blocco sovietico mandò mai i propri figli ad essere istruiti in URSS.

Negli anni '80 l'URSS, secondo le parole del giornalista Richard Grenier, era il Bangladesh con i missili.

Nella seconda metà degli anni '80, il gigantesco villaggio Potemkin andò in bancarotta. Gorbaciov, cappello in mano, andò a mendicare prestiti in Occidente. Non li ottenne.

Orlov continua.

Ciononostante le norme e principi in base a cui la metà "rossa" del globo operava, erano già in avanzato stato di decomposizione e un sistema completamente diverso stava iniziando ad emergere sia al centro che in periferia. Sette anni dopo l'Unione Sovietica crollava e l'ordine del mondo veniva trasformato, ma molte persone semplicemente non riuscivano a credere alla realtà di questo cambiamento.

Ha ragione. Ma il marcio era già lì dall'ottobre 1917. L'URSS non era un ordine sociale serio, ad eccezione delle armi e delle truppe da lanciare contro il nemico. Il comunismo non costruì mai nulla di valore, in nessun luogo.

Nei primi anni '90 molti scienziati politici erano pervicacemente convinti che ciò che stava accadendo fosse la realizzazione di un progetto intelligente del Cremlino per modernizzare il sistema sovietico e che, dopo un rapido collaudo, esso avrebbe ancora una volta iniziato a conquistare il mondo. Alla gente piace parlare di ciò che pensano di poter capire: non si appurano nemmeno se l’oggetto della loro presunta conoscenza sia ancora esistente.

Conoscevo conservatori che sostenevano proprio queste tesi. Alcuni le sostengono tuttora. Non ero uno di loro. Ciò che fecero i leader dell'Unione Sovietica nel dicembre del 1991, mi convinse. Seppellirono il cadavere puzzolente. Divennero leader della Russia dalla sera alla mattina. Poi ribattezzarono le città in base ai vecchi nomi russi. Questo fu l'annuncio simbolico della morte dell'URSS.

Il suo punto è questo: ciò che sembrava potente nel 1985, andò a gambe all'aria nel 1991. Il mio commento: l'apparenza inganna, soprattutto se la vostra politica non vi permette di vedere la realtà. Gli analisti non di sinistra vennero abbagliati dall'URSS. Paul Samuelson fu uno di questi. Nel 1989, due anni prima che l'URSS crollasse, mentre la sua economia stava visibilmente cadendo a pezzi, Samuelson e il suo co-autore Wllliam Nordhaus scrissero questo: "L'economia sovietica è la prova che, contrariamente a quanto credevano in precedenza molti scettici, un'economia di comando socialista può funzionare e persino prosperare." (Paul Samuelson & William Nordhaus, Economics, 13th ed. [New York: McGraw Hill, 1989], p. 837.) Ludwig von Mises non si fece ingannare nemmeno per un secondo. Nel 1920 scrisse "Economic Calculation in the Socialist Commonwealth". Nel 1966, all'età di 84 anni, scrisse un articolo sull'inutilità delle riforme economiche sovietiche. Poi dimostrò il perché sulla base dell'analisi economica. Come diceva lui: "La forza attuale del comunismo è interamente dovuta alla mentalità degli pseudo-intellettuali nelle nazioni occidentali, i quali godono dei prodotti della libera impresa." Ventitré anni dopo Samuelson dimostrò il punto di Mises nel solo modo in cui avrebbe potuto essere dimostrato. Come direbbe Bugs Bunny: "Che imbecille!"

Orlov poi passa all'Occidente. Anch'esso sembra inarrestabile. Non lo è. Ecco il mio punto: c'è sostanza nell'ordine sociale occidentale che invece non c'era nell'URSS. L'Occidente non subirà una disintegrazione paragonabile. L'Occidente non è un villaggio Potemkin.



TRUCCHI POLITICI STUPIDI

Orlov prosegue:

E che cosa vediamo oggi? Il Regno che si auto-identifica come "l'Occidente" ha ancora la pretesa di essere alla guida da un punto di vista economico, tecnologico e militare, ma in realtà esso ha subito una rovinosa sconfitta morale e, conseguentemente a tale disfatta, una crisi ideologica probabilmente senza fine.

È semplice.

1. Come possono parlare di inviolabilità della proprietà privata, dopo la confisca dei risparmi dei depositanti nelle banche cipriote (e la Grecia rischia un destino simile)?

2. Come possono parlare di salvaguardare l'integrità territoriale dei paesi, dopo la distruzione programmata di intere nazioni come Jugoslavia, Iraq, Libia, Siria e Ucraina?

3. Come possono parlare di libera impresa quando promettono la costruzione di una nave, ma dopo rifiutano di consegnarla a causa di pressioni da parte di Washington, come è successo con le navi Mistral che la Russia aveva ordinato alla Francia?

4. Come possono parlare di democrazia quando utilizzano palesi minacce contro il premier della Grecia, la culla della democrazia, costringendolo a ignorare i risultati “non accettabili” del referendum nazionale sull’austerity?

5. Come possono parlare di lotta contro il razzismo, quando negli Stati Uniti sono costantemente uccisi una quantità immane di neri (che però non possono essere chiamati “neri” a causa dell’ipocrita linguaggio politically correct)

6. Come possono accusare i serbi di genocidio, mentre rifiutano di riconoscere quello che è diventato l’apparentemente “indipendente” Kosovo, che è stato trasformato in un’enclave criminale europea specializzata nella produzione e distribuzione di sostanze stupefacenti?

7. Come possono pretendere di opporsi a estremismo e terrorismo, quando in realtà lo Stato Islamico e i neonazisti ucraini sono stati appoggiati (totalmente o parzialmente) dalle democrazie occidentali?

8. Come possono parlare di giustizia, quando gli Stati Uniti mantengono il record della più grande popolazione carceraria nella storia del mondo e hanno eseguito le condanne a morte di molte persone che poi si sono rivelate innocenti?

9. Come si può parlare di libertà di religione dopo che il governo federale degli Stati Uniti ha sterminato il ramo dei Davidiani a Waco, in Texas, e poi ha imprigionato i sopravvissuti, anche se le accuse del governo nei confronti della setta si sono successivamente dimostrate false?

10. Come possono accusare gli altri di corruzione dopo l'imbarazzo finanziario colossale del 2008, quando si scoprì che le agenzie di rating davano i voti più alti alle istituzioni finanziarie più vicine al default?

Ciò che è accaduto è la cosa peggiore che potesse accadere: davanti a tutto il mondo, i "valori occidentali" hanno dimostrato d'essere vuoti.

Valori politici occidentali, sì. Valori privati occidentali, non ancora.

Se pensate che questi siano solo alcuni esempi specifici di difficoltà o errori, che potrebbero essere superati in un futuro lontano, allora vi sbagliate: tutti i "valori occidentali" degni di nota sono in ballo, e tutti sono stati invalidati da osservazione diretta. Si guardi il ​​passato recente: è un fiasco totale. Ci sono dei "valori occidentali" lasciati intatti? Oh sì, solo uno: i diritti delle minoranze sessuali. Ma non è possibile mantenere la civiltà occidentale in forza del matrimonio gay.

C'è da meravigliarsi allora che il resto del mondo stia cercando di mettere la maggior distanza tra sé e la bancarotta morale chiamata "occidente", e di farlo più in fretta possibile? La Cina sta lavorando allo sviluppo di un proprio modello, la Russia si sta adoperando per l'autosufficienza e l'indipendenza dalle importazioni occidentali e dalla finanza; e anche in America Latina, una volta considerato il cortile di casa degli Stati Uniti, si sta prendendo sempre di più una via separata dalle follie degli USA.

Ma le strade separate che stanno imboccando tutte queste società, sono in realtà strade secondarie lungo la stessa autostrada. Il fascismo occidentale è ancora il loro modello. Lo chiamano in modo diverso, ma la sostanza rimane quella: alleanza tra stato e settore privato. Questa è la prospettiva economica dominante nell'occidente di oggi.

Putin è un burocrate ex-KGB. Ora è il burocrate supremo e il politico supremo. Non ha alcuna ideologia. Non ha alcuna visione. Non ha alcun impegno nei confronti di una nuova visione del mondo e della vita. Non sta offrendo una filosofia diversa. È un nazionalista russo, un ex-burocrate russo e un maestro in quella che è la versione russa del capitalismo clientelare.

I politici cinesi sono la stessa cosa.

I leader rivoluzionari dell'America Latina sono un gruppo di socialisti di terz'ordine, i quali cercano solamente d'impersonare Fidel Castro. Sono fondamentalmente come Hugo Chavez, ma senza il petrolio.

In altre parole, il resto del mondo politico è altrettanto corrotto come quello occidentale. Come soleva dire George Wallace, non c'è un centesimo di differenza tra di loro. Vorrei modificare questo detto: non c'è un DSP di differenza tra di loro.

Siamo tornati al vecchio slogan politico, che viene invocato ancora e ancora: "Non si può battere qualcosa con niente."



UNA BANDA D'IDIOTI

La Cina è un laboratorio keynesiano. Ha un'inflazione generata dalla banca centrale più alta rispetto a noi. Ha un interventismo statale maggiore del nostro. I burocrati che gestiscono la Cina sono economicamente più stupidi rispetto ai nostri. Derubano il loro popolo su larga scala. Si tratta di un'economia mercantilista truccata. È meglio del comunismo, ma è certamente peggio degli Stati Uniti.

Questo vale anche per la Russia. Questo è vero anche per l'America Latina, con la possibile eccezione del Cile.

I ranghi dei pazzi che stanno ancora vendendo la storia dell' “Occidente buono” si stanno riducendo, mentre le fila dei ribelli sono in crescita. C'è il whistleblower Edward Snowden, che è stato costretto a fuggire a Mosca per evitare la persecuzione in patria. Ci sono parlamentari europei che di recente hanno rotto i ranghi e hanno visitato la Crimea. Ci sono militari francesi e tedeschi si sono uniti alle milizie per la difesa dell'Ucraina orientale contro l'attacco occidentale. Ci sono i molti uomini d'affari europei che sono venuti al Forum di Economia a San Pietroburgo per firmare accordi commerciali con la Russia, non importandosene di ciò che i loro politici pensano di questo.

È ancora focalizzato sui politici. Non fa molta differenza. Sono tutti corrotti. I sistemi su entrambi i lati del confine tra Oriente e Occidente sono corrotti. Sono troppo grandi. Sono interventisti. Hanno tutti lo stesso tipo di banche centrali. Sono tutti gestiti da keynesiani. Ci sono solo poche tacche di differenza.

D'altra parte, il nuovo ordine mondiale emergente è stato recentemente in mostra a Ufa, capitale della Repubblica a maggioranza musulmana del Bashkortostan tra gli Urali meridionali, all’interno della Federazione Russa. I leader rappresentanti oltre la metà della popolazione mondiale sono arrivati lì per firmare contratti, integrare le loro economie, e coordinare le misure di sicurezza. India e Pakistan hanno messo da parte le loro differenze e si sono ritrovate assieme; l'Iran, come noto, è il prossimo. "L'Occidente" non era rappresentato lì.

Questi leader politici sono burocrati e pennivendoli, proprio come i leader politici in qualsiasi altro luogo. Possono firmare tutti gli accordi che vogliono. Tali accordi sono accordi tra governi, e sono inefficienti, corrotti e di stampo keynesiano. Non importa quali siano gli accordi che firmano. Non importa cosa promuovano questi accrodi. Non funzioneranno, perché sono accordi tra politici e burocrati governativi. Questo è keynesismo internazionale.

Ora che tutti i valori occidentali (diversi dai diritti delle minoranze sessuali) hanno dimostrato d'essere cinici esercizi d'ipocrisia, non esiste un percorso indietro. Vedete, si tratta di una questione di reputazione, e la reputazione è qualcosa che si può perdere una sola volta. Noi occidentali possiamo ancora procedere in avanti con il nostro modello, ma gli esiti saranno spaventosi. Davanti a noi, ormai sempre più chiaro, appare il caos finale: le istituzioni occidentali non possono più controllare la situazione in gran parte del mondo e ben presto avranno problemi a controllare perfino i loro territori. Vi è l'abbandono della narrazione occidentale: i famosi opinionisti occidentali, esperti e "leader di pensiero", scopriranno che i loro punti di discussione sono ormai ridotti a chiacchiere senza costrutto e saranno ridotti alla misera scelta tra un balbettare demente e un silenzio imbarazzato. Infine, vi è la perdita d'identità: non è possibile identificarsi con qualcosa ("l'Occidente") che non esiste più.

I valori occidentali, no. I valori politici occidentali, sì. E quindi? Non si può battere qualcosa con niente. I politici dei BRICS sono degli aspiranti zotici.

Ma la cosa più spaventosa di tutte è questa: dietro una civiltà moralmente in bancarotta ci sono un sacco di soggetti singoli moralmente falliti e senza alcun carattere. I loro figli, che saranno prima o poi costretti a farsi strada nel mondo, un giorno si chiederanno come sia stato possibile un così repentino declino per una civiltà che si proclamava come la migliore del mondo.

Orlov non parla della cooperazione internazionale nell'ambito della superclasse. Dovrebbe leggere il libro di David Rothkopf: Superclass. Questo libro è fondamentale sul suo punto principale: ci sono circa 6,000 leader che controllano la ricchezza totale, equivalente a quella che possiedono le ultime due miliardi di persone. Sono interconnessi. Circa un terzo di loro ha frequentato le stesse tre dozzine di college e università. Sono keynesiani. Stringono patti. Ci sono multimiliardari tra di loro. Hanno un'ideologia comune: l'alleanza stato-impresa. In altre parole, sono fascisti. Ci sono fascisti orientali e ci sono fascisti occidentali. Ma sono tutti fascisti.

Ora l'Asia è occidentale. L'India è stata occidentale al vertice della sua leadership politica per almeno un secolo. Gandhi era un avvocato di formazione britannica. La Cina è occidentale al vertice perché il marxismo è intrinsecamente occidentale: il concetto di una storia lineare. I mercati asiatici sono più mercantilistici che di libero mercato, ma il mercantilismo è occidentale. Gli asiatici stanno imparando l'inglese. Vanno su Internet. Gli intellettuali asiatici hanno frequentato Harvard, Yale e Berkeley. Le migliori università sono in Occidente. Gli asiatici che vogliono che i loro figli abbiano successo in Oriente, li mandano a studiare nelle migliori università in Occidente. Questa è una tradizione sin dal 1920.

Orlov deve leggere il libro di Barzun, From Dawn to Decadence (2000). Deve leggere il libro di Van Creveld, The Rise and Fall the Nation State (1999). Ho discusso della loro importanza qui:


Non c'è alcuna sfida al modello politico occidentale. C'è semplicemente una concorrenza tra marche.



CONCORRENZA TRA VARIE MARCHE

L'istituzione principale in quasi ogni nazione moderna è la banca centrale. È qui che risiede la sovranità non ufficiale (in entrambi i sensi). I banchieri centrali non reclamano questa autorità; si limitano ad esercitarla. Hanno lasciato che fossero i politici ad essere incolpati per i fallimenti economici. Possono farlo perché controllano lo snodo centrale della società: il denaro.

Il segno della sovranità non cambia mai nella storia: il conio. Di solito ci sono raffigurati politici. Ciò risale al 600 a.C. Ethelbert Stauffer era un teologo, uno storico, ed esperto di numismatica. Ha scritto il suo piccolo grande libro, Christ and the Caesars (1955), seguendo la storia del conio all'interno dell'impero romano: il passaggio dai metalli preziosi alle monete di rame con argento falso. Le monete avevano immagini di un dio su un lato e di un Cesare sull'altro.

Oggi ci sono i soldi di carta. La cartamoneta di ogni nazione ha immagini di politici diversi sulle banconote.

Questo non è più così importante, perché la maggior parte del denaro è digitale. Possiamo scegliere tra varie carte di credito, sulle quali ci sono i loghi delle banche e non i ritratti di politici. Le chiese d'America sono MasterCard, Visa e American Express. C'è concorrenza tra marche.

Quando i politici si recano ai summit per siglare i loro accordi, si portano sempre dietro i ministri delle finanze. Questi ultimi rappresentano i legami tra i politici e le banche centrali. I politici sono incatenati ben stretti, e non il contrario.

La popolazione rivolge il suo sguardo collettivo ai politici. Questo è esattamente ciò che vogliono i banchieri centrali.

I politici impersonano il Grande e Potente Oz. I banchieri centrali impersonano l'omino dietro la tenda.






REALTÀ CONTRO APPARENZA

Le monete contraffatte hanno accompagnato le nostre vite fintanto che sono esistite le monete metalliche. Negli Stati Uniti queste ultime non sono state più in circolazione sin dagli anni '60.

Nei mercati legali non circolano più monete d'oro e d'argento. Questo è il segno del trionfo del settore bancario centrale. Il conio riflette l'integrità del sistema bancario. Un falso.

Ecco un'alternativa seria a tutte le catene del Nuovo Ordine Mondiale.

  1. Abolizione della banca centrale

  2. Monete metalliche private

  3. Niente corso legale

  4. Nessuna appartenenza a Nazioni Unite, FMI, Banca Mondiale, o qualsiasi altra organizzazione non governativa

  5. Nessuna appartenenza ad alleanze militari: NATO, CENTO

  6. Niente accordi commerciali tra "nazioni privilegiate"

Fino a quando non vedremo una nazione che si muove in questa direzione, non ci saranno alternative serie al Nuovo Ordine Mondiale. Vincerà automaticamente.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


9 commenti:

  1. Beh, anni fa leggemmo che alla domanda sul dopo default si sarebbe candidamente dovuto rispondere con un bel "non so". Perciò, l'assenza di alternative note non mi pare che dia certezze sulla continuità del sistema.
    Poi North è sicuro che non ci sia già qualcosa in cammino? Quante volte abbiamo osservato che la situazione attuale è più disordine che nuovo ordine? Ma siamo davvero nella fase pianificata di pre "ordo an chaos", della serie tutto deve cambiare affinché tutto resti come prima, o siamo in piena esplosione della arrogante bolla unilaterale?
    Leggo altrove di previsioni sul 2050, ma ppersonalmente non so proprio nulla del 2017 tale è la fluidità degli eventi di breve medio e lungo periodo. Non credo che queste bc possano continuare impunemente la loro opera manipolatrice ancora per molti anni.

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    1. Ciao Dna.

      Forse per questione di tempo, o forse no, manca un punto nell'analisi di North che permetta al lettore di comprendere meglio come il NWO posa vincere questa partita a tavolino. Almeno nel breve termine. Ovvero, persiste ancora la legittimità politica nei confronti di un sistema organizzativo sociale, la quale fornisce combustibile all'intrusione nei mercati e al perseguimento dei piani in grande stile da parte di una ristretta cerchia di persone. Perché persiste questa legittimità? Sostanzialmente l'occhio della maggior parte delle persone si ferma a quello che si vede, vale a dire, agli strati più esterni dell'apparato statale. Per la maggior parte delle persone la colpa finisce nei confronti di "persone identificabili", come i politici ad esempio, i quali non sono altro che imbonitori addetti alle pubbliche relazioni. Di conseguenza si pensa ingenuamente che cambiando loro, cambieranno politiche e personaggi nelle cui mani sarà affidata la gestione della res publica.

      Non scavano più in profondità. Il loro "senso dello stato" glielo impedisce. È qualcosa che viene instillato nella maggior parte delle persone sin dalla tenera età. È un imprinting a cui pochi riescono a sottrarsi ed è un prodotto civetta estremamente efficace al soldi di coloro che hanno in gestione veramente le redini del gioco. Gli americani lo definiscono Deep State, noi, nel nostro piccolo, possiamo affermare che le redini dello stato non sono in mano ai politici bensì alla ragioneria di stato. Nessuno li elegge. È raro che se ne senta parlare. Agisce nell'ombra, e come ogni agenzia che vuole il più ampio spazio di manovra, agire nell'ombra è la quintessenza della propria esistenza. Ciò era vero anche per la FED prima del 2008. È così che vengono portati avanti i piani presumibilmente ben congeniati redatti nelle loro sale, ma il problema è sempre uno: gli elettori in quanto tali possono fornire legittimità, ma in quanto consumatori la ritirano ogni volta che spendono un'unità del loro denaro.

      È per questo che il cosiddetto Deep State odia gli individui. È per questo che odia il mercato. La connivenza col settore finanziario è il canale di trasmissione preferenziale attraverso il quale cerca di veicolare i suoi dettami nel modo più efficace possibile all'economia più ampia. Cerca così d'influenzare le scelte dei consumatori. In sostanza, l'ordine del giorno del NWO è quello di riuscire a controllare i consumatori così come è riuscito a controllare gli elettori. È dalla Prima Banca degli Stati Uniti che ci sta provando. Finora ha fallito. E continuerà a fallire: la grande continuità rappresentata dalla Legge di Moore. Non esiste una grande discontinuità paragonabile all'imponenza della Legge di Moore che ne possa arrestare l'inesorabile marcia verso una maggiore decentralizzazione dell'economia e della società. Esiste invece una grande discontinuità che rappresenta la spada di Damocle sulla testa della pianificazione economica centrale: passività presenti non finanziate.

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    2. http://www.liberilibri.it/teodoro-klitsche-de-la-grange/215-funzionarismo.html

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  2. Dall'ottimismo catastrofista di North al complotto demoplutogiudaicomassonic o di Blondet.

    http://www.rischiocalcolato.it/2016/04/la-superiorita-morale-usa-ci-insegna-e-ci-punisce.html

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  3. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Il_meraviglioso_mago_di_Oz

    Politica monetaria?

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  4. beh.. che dire.. qualcosa sta (veramente?) infine cambiando se i libertari (nunt'offenni,vero france'?) cominciano a SELEZIONARE MEGLIO il legame, no.. meglio: la gerarchia di RESPONSABILITA' costituita dal binomio "politico"/"banchiere".

    ricordo, ma posso portarne prove scritte, quando 10 anni fa (ma anche 5) i libertari non ti aiutavano ad alzarti da terra se dicevi loro che eri caduto combattendo IL GRASSO BANKIERE. volevo inciso su marmo che avevi avuto lo stesso scontro ANCHE con lo STATO, altrimenti eri un cojone e meritavi di morire. sì, certo, stavi lottando per qualcosa di GIUSTO ma non così giusto, ecco.

    ora leggo che i politici (che gestiscono lo STATO - tanto la democrazia sappiamo essere come il natale, ovvero una macchinazione centro-commercialistica) i politici, dicevo, sono al guinzaglio del banchiere (OZ, la tenda ecc..).

    bene. si chiama, ma lo sapete già, signoraggio.

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    1. Se non esistesse un pervasivo maxi-apparato burocratico con potere amministrativo-coercitivo da conquistare, chiamato stato, nessun aspirante dominatore (politico o finanziario, il grasso bankiere, o militare o religioso o imprenditoriale o tecnocratico o chissà cos'altro) avrebbe alcuna possibilità di conseguire alcunché su larga scala e, pertanto, come qualsiasi altro attore umano, dovrebbe confrontarsi e competere alla pari con tutte le iniziative di tutti gli altri attori umani in una continua interazione aperta e volontaria (il libero mercato).
      Ma il libero mercato così inteso, in presenza di banca centrale e stato, non esiste.
      Esistono, invece, i mercati finanziari dei neoliberisti turbo-capitalisti che sono il frutto avvelenato della centralizzazione del controllo bancario e politico del denaro a corso legale, cioè imposto dallo stato e manipolato dalle lobby finanziarie che lo hanno scalato. Ma se non ci fosse stato qualcosa da scalare per il potere non ci sarebbe il problema.
      Il fiatmoney dei nostri tempi è strumento politico di money-control. E come per il gun-control o per qualsiasi altro x-control la questione non è l'x, ma il control.

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    2. > avrebbe alcuna possibilità di conseguire alcunché su larga scala

      FALSO (o almeno non dimostrabile). Di sicuro NON STORICAMENTE VERO. Pensa, ad esempio, alla RELIGIONE. Nata per CONTROLLO totale dell'individuo (nel più suo intimo "credere") in barba allo "STATO" dove questo individuo vive. Certo è più facile attaccare un pollaio con 100 galline dentro che rincorrere 100 galline in 100 direzioni diverse MA alla faina poco importa, credo. Magari le manca pure il divertimento! Se il pollaio-STATO non esistesse la FAINA farebbe ugualmente strage, come ha sempre fatto ANTE-creatore del pollaio (l'allevatore). IGB ha SPINTO la creazioni di STATI (prima ha provato con la MONARCHIA, poi con la democrazia quando la prima ha scricchiolato). MA IGB è la FAINA, non l'allevatore (un poveraccio di politico che mangia (ruba) una gallina a (tradimento) settimana).

      > Ma il libero mercato così inteso, in presenza di banca centrale e stato, non esiste.

      OVVIO!

      > Ma se non ci fosse stato qualcosa da scalare per il potere non ci sarebbe il problema.

      ESATTO, ma non nel senso che intendi tu, ovvero NON CI SAREBBE STATO PROBLEMA A INSEGUIRE 100 GALLINE IN 100 DIREZIONI DIVERSE!!

      > Il fiatmoney dei nostri tempi è strumento politico di money-control.

      tradotto: IL POLLAIO.

      > E come per il gun-control o per qualsiasi altro x-control la questione non è l'x, ma il control.

      Sì, ma da parte della FAINA, mica dell'allevatore. IGB vuole il MONDO. Il politico vuole un rolex per il figlio mezzo scemo e una escort per se stesso e 4 soldini-ini-ini al mese per non lavorare (ergo per non correre per la prateria insieme (nel mezzo) a 100 altre galline)

      Io, fossi in VOI, mirerei meglio..

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  5. io con oz (e peter pan) ci ho cresciuto le figlie...
    ma north si risponde da solo: l occidente è disfatto. solo che non ci sta un alternativa. è una disfatta globale.
    una bella disfatta, non c che dire: opulenza da decadenza. tutti, o quasi, possiamo permetterci lussi una volta riservati a pochi: viaggi aerei, ristoranti... e ti credo, con 7 mld di persone la quantita della produzione non manca, nonostante tutto, rispetto al passato. cosa succedere lo puo dire solo il mago otelma (forse): orwell, 1984 o la fuga di logan e di nuovo la realta? è un racconto, senza fine

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